LE FIGURE RETORICHE
Le figure retoriche sono, in generale, forme espressive basate su una deviazione o uno scarto dal linguaggio comune. Il loro scopo è di rendere il messaggio più espressivo ed efficace, arricchendolo di suggestioni foniche e ritmiche, o invertendo l’ordine delle parole o variandone il significato. Esse si usano anche nel parlare quotidiano, per rendere più colorito e convincente il discordo, ma sono specifiche della poesia.
Le figure retoriche si dividono in tre grandi categorie:
- figure di suono, quando concernono l’aspetto fonico-ritmico delle parole;
- figure sintattiche, quando riguardano l’ordine dei termini nelle frasi;
- figure di significato, quando sono inerenti al livello semantico dei vocaboli, allo spostamento di significato che esse possono assumere.
FIGURE DI SUONO
ONOMATOPEA
Consiste nell’imitare suoni naturali ricorrendo ad espressioni verbali che acusticamente suggeriscono i suoni stessi.
es. Che è? Crocchiava un ghiro sul nocciolo.
(G. Pacoli, L’albergo)
ALLITTERAZIONE
Ripetizione di vocali, consonanti o sillabe all’inizio o all’interno di più parole in un verso o in versi vicini.
es. E nella notte nera come il nulla.
(G. Pascoli, Il tuono)
PARANOMASIA
detta anche “bisticcio”, consiste nell’accostare due parole di suono simile o uguale, per farne risaltare di più l’opposizione di significato.
es. …perchè fuor negletti
li nostri voti, e voti in alcun canto.
(Dante, Paradiso, canto III)
FIGURE SINTATTICHE
ANAFORA
E’ la ripetizione di una o più parole all’inizio di due o più versi.
es. Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove su i mirti
divini
(G. D’Annunzio, La pioggia nel pineto)
EPIFORA
Ripetizione di una o più parole a fine di due o più versi.
ELLISSI
Eliminazione di alcuni elementi sintattico dalla frase.
es. Gemmea l’aria, il sole così chiaro
(G. Pascoli, Novembre)
ENUMERAZIONE
E’ l’elencazione di parole unite per asindeto (cioè senza congiunzioni come e, ma, o,…sostituite da segni di punteggiatura), o da polisindeto (cioè da una o più congiunzioni ripetute : e..e, o…o).
es. Enumerazione per asindeto:
S’aprirà quella strada,
le pietre canteranno,
il cuore batterà sussultando,
come l’acqua nelle fontane.
(C. Pavese, Passerò per Piazza di Spagna)
es. Enumerazione per polisindeto:
Benedetto sia ‘l giorno, e ‘l mese, e l’anno
(F. Petrarca, Canzoniere)
INVERSIONE
E’ il sovvertimento dell’ordine naturale delle parole (soggetto, verbo, complemento) per ottenere particolari effetti fonici o per sottolineare il significato di alcuni termini.
- Anastrofe, cioè l’anticipazione o la posticipazione di un elemento della frase rispetto alla struttura sintattica della frase.
es. Sempre caro mi fu quest’ermo colle
(G. Leopardi, L’Infinito)
- Iperbato, alterazione dell’ordine consueto delle parole, con l’inserimento di uno o più termini tra parole che sintatticamente andrebbero vicine.
es. …questa
bella d’erbe famiglia e d’animali
(U. Foscolo, Dei Sepolcri)
- Chiasmo, disposizione incrociata di due espressioni, il cui ordine delle parole è invertito nella seconda rispetto alla prima, così da formare una X
es. Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori
(L. Ariosto, Orlando furioso)
FIGURE DI SIGNIFICATO
SIMILITUDINE
Consiste nel paragonare due immagini , servendosi di nessi logici di raccordo (come, simile a..)
es. E caddi come corpo morto cade.
(Dante, Inferno)
METAFORA
E’ una similitudine abbreviata, cioè un paragone privo di nessi logici di raccordo.
es. La nebbia arriva
su zampine di gatto.
(C. Sandburg, La nebbia)
ANALOGIA
E’ simile alla metafora, ma più ardita, associano elementi che non hanno nulla in comune.
es. Caprioli d’argento
scherzano nelle radure del cielo
(A. Bertolucci, Fuochi di Novembre).
SINESTESIA
Consiste nell’associare due termini che appartengono a sfere sensoriali diverse.
Es. odore di fragole rosse
(G. Pacoli, Il gelsomino notturno).
METONIMIA
Indica uno spostamento di significato e consiste nella sostituzione di un termine con un altro che ha con il primo un rapporto logico: ad esempio si sostituisce la parola che indica la causa con un’altra che indica l’effetto, oppure la materia all’oggetto, l’autore all’opera.
es. Talor lasciando e le sudate carte
(G. Leopardi, A Silvia).
SINEDDOCHE
E’ considerata una variante della metonimia, consiste nella sostituzione di un termine con un altro che ha con il primo un rapporto di estensione.
es. E se da lungi i miei tetti saluto
(U. Foscolo, In morte del fratello Giovanni)
es. Le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue
(E. Montale, Ho sceso dandoti il braccio …)
OSSIMORO
Consiste nell’avvicinare termini di senso opposto, antitetici.
es. bianca bianca nel tacito tumulto
(G. Pascoli, Il lampo)
es. Stacci preziosi
IPERBOLE
affermazione esagerata con termini eccessivi.
es. Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
(E. Montale, Ho sceso dandoti il braccio …)
LITOTE
E’ un’ affermazione di un concetto attraverso la negazione del suo contrario.
es. Molte volte Novembre è ritornato
nella mia vita, e questo che oggi ha inizio
non è il peggiore…
(M. Guidacci, Giorno dei Santi).