martedì 5 dicembre 2017

Per le vacanze di Natale...


"Chi non legge , a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria!  Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito... perché la lettura è una immortalità all'indietro"  (Umberto Eco)



LIBRI CONSIGLIATI

(1) = classe prima
(2) = classe seconda
(3) = classe terza


PAURA, MISTERO
R.L. Stine, Un mostro in cattedra (1-2)
-  JK. Jerome, Storie di fantasmi per il dopocena (1-2) 
-  M.Shellei, Frankenstein (2-3)
E.A.Poe, I racconti del brivido (2)
-  Stocker, Dracula (2-3) 
-  Edgar Lee Masters, Antologia di Spoon River (3)

GIALLO 
-  A.C. Doyle, Le avventure di Sherlock Holmes (2-3)
-  A.Christie (un giallo a scelta) (1-2-3)
R. Dahl, Storie impreviste (1-2)
-  D.C. Montanari, Il delitto per iscritto (1-2)
-  C. Nöstlinger, Furto a scuola (1)
-  M. Haddon, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte (1-2-3)

DIARIO/MEMORIE
-  T. Sue, Diario segreto di Adrian Mole di 13 anni e tre quarti (1-2)
-  A. Frank, Diario (2-3)
-  P. Levi, Se questo è un uomo. (3)

STORIE DI AFFETTI E RAPPORTI UMANI 
I.Calvino, Il barone rampante (2-3)
I. Calvino, Marcovaldo (2-3)
T. Haugen, In attesa della prossima estate (1-2)
-   B. Pizzorno, Ascolta il mio cuore (2-39
-   S. Tamaro, Cuore di ciccia (1)
E.De Amicis, Cuore (1-2-3)

FANTASTICO, FANTASY, FAVOLE, FIABE 
- F.H. Bumett, Il giardino segreto (1-2)
- C.S. Lewis, Il leone, la strega e l’armadio (1-2)
- G. Rodari, Fiabe e fantafiabe (1)
- G. Rodari, Favole al telefono (1)
- S. De Mari, L'ultimo elfo (1-2)
- M. Ende, La storia infinita (1-2)
- H. Ullrich, Non si baciano le streghe (1-2)

AVVENTURA 
- E. Salgari, Le tigri di Mompracem (1-2)
- E. Salgari, Il corsaro nero (1-2)
- M. Twain, Le avventure di Tom Sawyer 81-2)
- J.Swift, I viaggi di Gulliver (1-2)
- J. Verne, Il giro del mondo in ottanta giorni (1-2-3)
- J. Verne, Ventimila leghe sotto i mari (1-2-3)
-  J. Verne, Viaggio al centro della terra (1-2-3)
-  H. Melville, Moby Dick (1-2-3)

ROMANZO CLASSICO
-  E. Bronte, Cime tempestose (3)
-  J. Austen, Orgoglio e pregiudizio (3)
-  L.M.Alcott, Piccole donne (3)
-  V. Pratolini, Le ragazze di San Frediano (3)
-  I. Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno (3)

RACCONTI
-  S. Benni, Il bar sotto il mare (2-3)


ROMANZO UMORISTICO
-  S. Benni, Bar sport (2-3)


SAGGIO

- D. Pennac, Come un romanzo (3)

domenica 3 dicembre 2017

Il Testo narrativo

Testo narrativo – Caratteristiche
Il testo narrativo è un tipo di testo che serve a raccontare una storia, degli eventi di cui sono protagonisti uno o più personaggi.
Caratteristiche del testo narrativo
Esempi di testi narrativi:
- il mito;
- la favola;
- la novella;
- il romanzo.
Gli elementi di base del testo narrativo sono: il narratore, la storia, i personaggi, il luogo, il tempo.
La fabula è costituita dagli elementi della storia nella loro successione cronologica.
L'intreccio è l'ordine in cui gli elementi della storia sono presentati dal narratore.
Quando i fatti sono presentati in ordine cronologico si dice che fabula e intreccio coincidono.
Le tecniche di alterazione di fabula e intreccio sono:
- flashback o analessi;
- flash-foward,  anticipazione o prolessi, che anticipa fatti che devono avvenire;
- inizio dal finale: si inizia a raccontare la storia dalla fine, solitamente è presente nel racconto giallo.
Un testo narrativo può essere diviso in sequenze: una sequenza è una parte di testo autonoma, ovvero ha un'inizio e una fine. Le sequenze possono essere: narrative, descrittive, riflessive o dialogate.
Schema logico del testo narrativo:
1) situazione iniziale o esposizione;
2) esordio, un avvenimento che modifica la situazione iniziale;
3) le peripezie, i vari avvenimenti che coinvolgono i personaggi;
4) la Spannung, il momento di massima tensione;
5) lo scioglimento o conclusione in cui si ricompone l'equilibrio.
Caratterizzazione del personaggio.
Il personaggio può essere descritto dal punto di vista fisico, psicologico, ideologico, sociale e culturale.
Un personaggio è statico quando non cambia carattere durante il racconto, è invece dinamico quando si evolve.
La struttura 
La divisione in sequenze.
 La prima fase di fronte alla quale ci troviamo nell’analisi di un testo, letterario o non letterario, è la divisione in sequenze.
La sequenza è una porzione di testo dotata do autonomia sintattica e di contenuto che sviluppa un discorso in sé compiuto.
Il passaggio da una sequenza all’altra è segnalato da un mutamento d’ azione o di personaggi o di luogo o di tempo. Le sequenze a seconda del loro contenuto si dividono in:
* Sequenze narrative: presentano azioni ed avvenimenti;
* Sequenze descrittive: contengono la descrizione di personaggi, luoghi, ambienti;
* Sequenze dialogiche: contengono i dialoghi fra i personaggi;
* Sequenze riflessive: contengono le considerazioni e le opinioni dei personaggi e dell’autore intorno alla vicenda. 
Le sequenze narrative sono dinamiche perché portano avanti lo sviluppo del racconto; tutte le altre sequenze sono invece statiche, infatti segnano una pausa nella narrazione.
Si avrà un cambiamento di sequenza in corrispondenza:
• di un cambiamento di luogo
• di un cambiamento di tempo
• della comparsa o scomparsa dalla scena di un nuovo personaggio
• dello svolgersi di un’azione diversa
• di un commento da parte del narratore
• del passaggio da parti descrittive a narrative
• di un passaggio da discorso diretto a indiretto o viceversa
Testo narrativo, analisi
Ogni testo narrativo presenta una struttura ricorrente che ne costituisce, per così dire, l’ossatura di base. Essa risulta articolata in quattro momenti fondamentali:
1. esposizione, che consiste nella presentazione dei personaggi e della situazione iniziale. Questa può essere contrassegnata o da un conflitto di interessi (per esempio, il contrasto tra Achille e Agamennone all’inizio dell’Iliade), oppure da una condizione di equilibrio, di tranquillità e di pace (per esempio la prima pagina de I Promessi Sposi).
2. esordio ovvero l’avvenimento che mette in moto l’azione, modificando la situazione iniziale (l’incontro di Don Abbondio con i Bravi per volere di Don Rodrigo).
3. peripezie cioè l’insieme degli avvenimenti che modificano di volta in volta la situazione in cui opera il protagonista. Nel corso delle peripezie entrano in azione altri personaggi che svolgono il ruolo di aiutanti o di oppositori, secondo che aiutino od ostacolino il protagonista nel conseguimento del suo obiettivo. L’evoluzione della vicenda prosegue con un progressivo aumento di tensione (spannung) che raggiunge il culmine in prossimità dello scioglimento finale.
4. scioglimento è il momento conclusivo che determina il ritorno all’equilibrio in positivo (lieto fine) o in negativo (morte dei personaggi principali). 
IL PUNTO DI VISTA O FOCALIZZAZIONE: Quando si analizza un testo narrativo è molto importante stabilire da quale punto di vista sono presentati i fatti. Gli studiosi sono concordi nel distinguere tre tipi di focalizzazione:
Focalizzazione zero: si verifica quando i fatti sono raccontati da un narratore onnisciente che è a conoscenza di tutta la vicenda, legge nel pensiero e nell’animo dei personaggi e sembra osservare dall’alto lo svolgersi degli eventi (ad esempio “I Promessi Sposi”).
Focalizzazione interna: si verifica quando il narratore assume il punto di vista di un personaggio, sicché i fatti vengono giudicati e osservati dall’interno dell’ambiente rappresentato. La focalizzazione interna può essere fissa (un solo personaggio) o multipla (diversi punti di vista) (ad esempio i romanzi di Svevo).
Focalizzazione esterna: è il racconto assolutamente oggettivo. Il narratore, che osserva i fatti dall’esterno, è solo un testimone che ne sa meno di quanto sappia qualunque personaggio (ad esempio: il Verismo, i romanzi gialli o d’avventura).
REGOLE GENERALI PER UNA CORRETTA ANALISI DI UN TESTO:
Autore: specificare l’autore dell’opera.
Opera: romanzo, racconto, novella, fiaba, mito, (racconto tratto dall’opera…).
Spazio: luogo in cui si svolgono i fatti.
Tempo: periodo in cui avvengono i fatti.
Personaggi principali e secondari
Fabula o intreccio: specificare.
Narratore: specificare se interno/esterno.
Focalizzazione: specificare se zero/interna/esterna.
TENERE PRESENTE LA STRUTTURA NARRATOLOGICA: 
1. esposizione;
2. esordio;
3. peripezie;
4. spannung;
5. scioglimento.
Fabula e intreccio
Il testo narrativo è quello che riferisce una storia, cioè una serie di eventi collegati tra loro.
Gli eventi possono essere raccontati seguendo una reale cronologia oppure una successione voluta dall'autore.
Quando vi è una reale cronologia vi è la fabula, quando invece i fatti non sono raccontati seguendo l’ordine cronologico, vi è l'intreccio.
L'ordione logico o cronologico può essere modificato utilizzando due espedienti narrativi: l'analessi e la prolessi.
L'analessi è detta anche “flashbach”, significa "lampo all’indietro”. L'autore interrompe il racconto della vicenda per tornare indietro a narrare eventi verificatesi precedentemente. (La storia di Lodovico, nei promessi sposi ne è un’esempio)
 la prolessi (flash-foward) significa anticipazione (ad esempio nei romanzi polizieschi).
Distanza
La distanza degli avvenimenti dal momento in cui vengono narrati è un elemento significativo del racconto ed è indicato dall'uso dei diversi tempi verbali.
Si possono avere diversi casi:
-La distanza tra i fatti narrati e il momento della narrazione può venire annullata (distanza nulla). Gli avvenimenti narrati danno l'impressione al lettore di contemporaneità.
I tempi verbali utilizzati sono il presente, il passato prossimo e il futuro.
-Distanza massima: i fatti sono narrati i un passato lontanissimo e imprecisabile, in una dimensione senza tempo.
I verbi sono l'imperfetto, il passato remoto, il trapassato remoto. (tipica delle fiabe e delle favole: c'era una volta.)
-Distanza esplicita: è l'indicazione di una data o l’indicazione di tempo più generica, sono espressione di un tempo esplicito.
In un testo, l'autore può comprimere o dilatare la durata reale degli avvenimenti in base alle scelte espressive che vuole compiere. 

Diverse sono le tecniche:
Sommario o riassuntivo: il tempo della storia, ovvero la durata reale degli avvenimenti è molto più lungo del tempo del racconto (sommario o riassunto. Es.: capitolo 4 de “I Promessi Sposi”, quando si narra la storia di Lodovico, vengono riassunti gli ultimi anni di vita di suo padre e l'educazione del giovane Lodovico)
Elissi: è un salto di tempo. L'autore tralascia completamente fatti di un certo periodo. (Es.: tre anni dopo, qualche settimana più tardi)
Interruzione della narrazione dei fatti.
La narrazione dei fatti può interrompersi per lasciare spazio a delle sequenze statiche (pause) che possono essere: una riflessione del narratore stesso o di uno dei personaggi su un evento, una situazione, un personaggio.
Una descrizione di un ambiente, di un paesaggio di un personaggio. Un caso particolare, di pausa é la digressione, cioè il racconto di fatti che non riguardano specificamente quelli narrati, ma che forniscono informazioni utili per capirla meglio. (Vedi promessi sposi cap. 31-32, sulla peste a Milano, le digressioni si pongono quindi fuori dalla vicenda narrativa).
Quando il tempo della narrazione è più lungo del tempo della storia, abbiamo la cosiddetta analisi. A periodi di tempo anche brevissimi, può essere dedicato in un ampio spazio narrativo. In questo modo si rappresentano sopratutto i pensieri dei personaggi e la loro interiorità.